Io la pianura padana l'avevo sempre attraversata di corsa considerandola un noioso intermezzo tra le mie colline e le fantastiche montagne del nord.
Poi invece mi è capitato di fermarmici in mezzo, di lasciare l'autostrada e di infilare per quelle stradine collaterali, sempre più strette, dritte come fusi e con singolari curve ad angolo retto per non alterare la simmetrica organizzazione dei campi coltivati.
Allora lentamente ho cominciato a guardarmi intorno scoprendo paesaggi incantati con la bruma dell'alba che sfuma i pioppi e le cascine con quei tetti lunghi, e il verde della campagna che ha già un che di autunnale, e i campanili esili che fanno venir voglia di salirci sopra per vedere un po' più in là. E su tutto la placida presenza del Po, signore incontestato della valle.
Insomma, sono rimasta affascinata dal paesaggio e dalla calma che irradia.
Non più noia, ma pacatezza e serenità.
domenica 30 settembre 2007
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14 commenti:
Secondo me hai sbagliato uscita...
^__^
Scherzi a parte...
Se abbandoni le zone industrializzate e ti "avventuri" nelle "basse" o nelle zone a ridosso delle colline l'atmosfera è quella che hai descritto tu...
Era la strada per arrivare alla locanda dove era alloggiato Gabriele e la prima sera è sorta una incredibile luna rossa. Che paesaggio!
quante cose meravigliose e inattese si scoprono se ci si sofferma a guardare meglio eh?
se il mio occhio non si scontra con qualche asperità, montuosità, collina si agita!!! posso sopportare la calma piatta solo se davanti ho il mare....
però ammetto che anche nella pianura padana qualcosa di bello da vedere c'è, ma non la pianura in sè per sè
Io come al solito ho una personalità divisa.
Nata e cresciuta in paesaggi collinari, trapiantata poi nei posti più svariati, ho vissuto solo per quattro anni in pianura.
Non amo le montagne.
Amo la collina.
Ma a volte il paesaggio aperto della pianura mi dà una pace immensa, il sentire il vento che soffia senza ostacoli. Penso soprattutto alla Danimarca.
Anch'io la Panura Padana l'ho sempre attraversata in autostrada o in treno. Poi ultimamente ho anche sentito che se uno ci si avventura può fare brutti incontri... Gianfranco tu che ne dici?
;)
@Henry: Tempo e voglia: così difficili da trovare.
@Zefi: che dire, la pensavo esattamente come te, ma poi...
@Arte: Dai, è bello poter valutare le differenze avendole sperimentate in prima persona, anche se ci si sente un po' "spiantati".
Brutti incontri, uhuuu!
questa non me l'aspettavo, vengo qui aspettandomi le isole e trovo la pianura padana;)!
Rodo, ci indurrai a riconsiderare, ma io ho attraversato una volta la Pianura Padana per andare a Padova ed era piatta, coperta dalla nebbia, infinita!
mi prese una angoscia, un peso sul cuore che non speravo altro che finisse.
Poi ne ho percorso tratti minori, immergendo la testa in un libro per non farmi assalire.
In primavera/autunno sarà diversa??
eppure, stamattina al risveglio mi constatavo a salutare la nebbia di Perugia che crea una intimità che adesso amo. Ma una dozzina di anni fa non avrei pensato di poterla salutare con affetto.
Sarà come dice Henry, cose meravigliose e inattese..........
Distesa, illimitata, come superficie senza bordi. La mia pianura è questa, riempita di nebbia a cascata, fumosa, quasi abbandonata a se stessa. Ha il potere di farti guardare oltre, non ostacola la vista. Quando ne hai voglia, sali in terrazza e, fra un panno e l'altro, ti giri e vai oltre, lanciando lo sguardo come lenza piombata sul mare. Guardi le croste della tua città, ne individui i confini e poi sconfini, cercando altro o cercando il niente. E poi...sarò un siciliano atipico, ma quant'è dolce viaggiare fendendo la nebbia su un piano fatto di granturco e verdi distese di brina?
Un bacio a tutti, bbbelli...sono ancora senza adsl...fortuna che, almeno in questo, l'ateneo mi dà una mano. Tornerò. [minaccia]
@Rodo: anche io sono un collinare, con una passione pubblica per il mare ed una segreta per il deserto... Rispetto talmente tanto la montagna che preferisco considerarla un luogo-santuario più che un posto da visitare... Ma una volta anche io mi sono ritrovato nella Pianura Padana di mattina presto, in treno, direzione Parma per un concorso all'università... Ero assonnato, ansioso, appena laureato e pieno di ambizioni... Ero triste poi... Mi accorsi della Pianura, della quotidianità della sua calma piatta, quasi una solida serenità, per il contrasto che aveva in quel momento col mio stato d'animo... Si, ha un suo fascino, soprattutto quando i raggi del sole del mattina fendevano i banchi e gli strati di nebbia fitta... Sembrava lo sfumato leonardesco, in movimento, vivo.
Insomma, fra tutti mi par di capire che non lascia indifferenti, la Pianura Padana.
@Lophelia: le Eolie ce le ho tutte dentro il cuore e un po' dentro flickr!
P.S. ti devo contattare, ma al solito le mail mi tornano indietro!
Ciao, leggo ora il tuo "Pianura Padana" e non posso tralasciare il mio commento: Amo la pianura, quello spazio esteso dove lo sguardo non trova limiti, così come accade con il mare ...
E le nebbie della pianura - pericolose quando si guida - ma magiche quando escono dalla terra ancora calda e si alzano come veli su tutte le cose.
Ti linko volentieri sul mio blog!
Ciao!!!
La ringrazio per Blog intiresny
imparato molto
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