-Sì, pronto?-
-Sono io. Mi hanno messo sotto in Piazza della Libertà. Il cane...-
Non so neanche io come, ma trenta secondi dopo sono già sulla bici che pedalo a tutta forza scansando e maledicendo turisti interdetti.
Vedo un'ambulanza ferma e mi ci precipito; infatti è lì: lui già steso sulla barella, non c'è sangue e questo mi rincuora, parla, mi dice dove gli fa male, è impaurito; il cane, tenuto a guinzaglio da una signora sconosciuta, appena mi vede mi fa le feste, incolume. La bici buttata per terra in una posizione anomala. I vigili, palette, fogli, domande, gentili però. Una macchina bianca e un vecchietto stranito che guarda la scena con l'aria di chi è appena sceso dalle nuvole.
Lui viene caricato in ambulanza, una volontaria cerca di misurargli la pressione, ma ha delle difficoltà. -Ce l'ha sempre bassa- l'avverto, -Vuole che la prenda io? Sono un'infermiera- Neanche mi degna di risposta: infermiera sì, ma inopportuna. Comunque chissenefrega della pressione.
-Dove lo portate?- Al CTO- Al traumatologico? Strano, penso, io avrei scelto il Pronto Soccorso generale. Ma chissà perché non obbietto niente. La solita accettazione di fronte all'autorevolezza.
Sbagliatissimo.
E infatti quando raggiungo il CTO e chiedo di lui, mi rispondono che lì non c'è, non ne sanno niente.
Bene, allora ho solo un'altra opzione e mi rimetto a pedalare alla volta del Pronto, il mio Pronto, ci ho lavorato cinque anni, che per fortuna è lì vicino.
Infatti lo trovo. Codice giallo. Mi faccio finalmente raccontare cos'è successo. Era fermo in bici a un semaforo rosso, il cane nel cestino, quando improvvisamente e senza motivo una macchina gli è andata addosso. E' stato sbalzato in aria ed è ricaduto prima sul cofano e poi per terra. Il cane, più elastico, è atterrato senza danni, lui invece contusione al fianco sinistro.
Vabbè, basta. E' finito tutto bene: nessun danno agli organi interni, solo un po' di dolore per una costola fratturata. Risolvibile con antidolorifici.
Poi a poco a poco le riflessioni: -Certo mi è andata bene. Potevo battere il capo, rompermi qualcosa, anche restare paralizzato. Tutto in un attimo.-
"Come è leggera la vita"
-Sono io. Mi hanno messo sotto in Piazza della Libertà. Il cane...-
Non so neanche io come, ma trenta secondi dopo sono già sulla bici che pedalo a tutta forza scansando e maledicendo turisti interdetti.
Vedo un'ambulanza ferma e mi ci precipito; infatti è lì: lui già steso sulla barella, non c'è sangue e questo mi rincuora, parla, mi dice dove gli fa male, è impaurito; il cane, tenuto a guinzaglio da una signora sconosciuta, appena mi vede mi fa le feste, incolume. La bici buttata per terra in una posizione anomala. I vigili, palette, fogli, domande, gentili però. Una macchina bianca e un vecchietto stranito che guarda la scena con l'aria di chi è appena sceso dalle nuvole.
Lui viene caricato in ambulanza, una volontaria cerca di misurargli la pressione, ma ha delle difficoltà. -Ce l'ha sempre bassa- l'avverto, -Vuole che la prenda io? Sono un'infermiera- Neanche mi degna di risposta: infermiera sì, ma inopportuna. Comunque chissenefrega della pressione.
-Dove lo portate?- Al CTO- Al traumatologico? Strano, penso, io avrei scelto il Pronto Soccorso generale. Ma chissà perché non obbietto niente. La solita accettazione di fronte all'autorevolezza.
Sbagliatissimo.
E infatti quando raggiungo il CTO e chiedo di lui, mi rispondono che lì non c'è, non ne sanno niente.
Bene, allora ho solo un'altra opzione e mi rimetto a pedalare alla volta del Pronto, il mio Pronto, ci ho lavorato cinque anni, che per fortuna è lì vicino.
Infatti lo trovo. Codice giallo. Mi faccio finalmente raccontare cos'è successo. Era fermo in bici a un semaforo rosso, il cane nel cestino, quando improvvisamente e senza motivo una macchina gli è andata addosso. E' stato sbalzato in aria ed è ricaduto prima sul cofano e poi per terra. Il cane, più elastico, è atterrato senza danni, lui invece contusione al fianco sinistro.
Vabbè, basta. E' finito tutto bene: nessun danno agli organi interni, solo un po' di dolore per una costola fratturata. Risolvibile con antidolorifici.
Poi a poco a poco le riflessioni: -Certo mi è andata bene. Potevo battere il capo, rompermi qualcosa, anche restare paralizzato. Tutto in un attimo.-
"Come è leggera la vita"
11 commenti:
Immagino quello che hai passato. Sono contenta che sia finito al meglio e che voi tutti, cagnolino compreso :-), possiate apprezzare ancora di più la vita.
Baci.
A.
Sì, ora viene anche da ridere a ripensare a certi particolari, ma lì per lì...
Però davvero, serve!
Ciao!!
accidenti!!
ti chiamo presto.
Mi dispiace.
Poveri temerari che girate in bici per le bolgie (oddio, bolge o bolgie??) fiorentine... poteva andare peggio.
Saluta G.
a presto
Ci ripenso. Ma proprio in Piazza della Libertà dove te hai sempre paura ad attraversare?
leggera, si. come niente.
auguri..
Cavolo...Gli e' andata bene di nulla!:-) E chissa' il cagnone che ansia a star li' a guardare da qualche metro il suo padrone in una situazione come quella...
E che ansia te che spedalando raggiungi col fiatone l'incidente...!
Ha ragione Arte: andare in bici a Firenze e' roba da Mission Impossible...L'ho fatto tanti anni tra Scandicci e Porta Romana, e quante falciate ho rischiato, al che mi sono rotta le palle e ho accettato l'ennesiam violenza della cita'' che nn ti permette la liberta' di muoverti in pace e relax con la bici...Brutto...
Ora invece rischio di essere falciata sulla Chiantigiana, vuoi mettere??:-P
La testa nn si cambia e il ciclista e' recidivo e testone:-)
Auguroni per la costola dolorante!!
SI
mi spiace per i minuti di incubo che hai vissuto. felice per l'esito finale.
un abbraccio
@Arte: direi senza i.
E' vero, io ho una gran paura ad attraversare Piazza della Libertà e infatti ci passo il meno possibile. Da ora in poi anche lui!
@ps: il titolo l'ho preso in prestito, mi piace un sacco quella canzone. Com'è che non riesco più a entrare sul tuo blog??
@Si: vuoi mettere farsi arrotare sulla chiantigiana! Bah!
Hai fatto bene a levarti di torno da qui.
@Tommi: grazie, ora sembra tutto a posto.
Lo sai che l'ho messo anch'io ecocho come homepage? e ogni giorno guardo gli alberi! Bello!
Ciao, Rodocrosite. Grazie del passaggio sul mio blog. Finalmente trovo una fiorentina. Magari ci conosciamo anche. Magari sei anche tu o tuo marito soci di Firenzeinbici visto quello che racconti. A proposito: chissa' che spavento! Spero che ora anche i dolori siano superati.
Ho avuto un momento di crisi di indentita' nel leggere il commento di "artemisia"! Poi mi sono rassicurata: "non sono io che ho gia' commentato e che ho completamente perso i' capo!".
A presto,
Artemisia (Firenze)
People should read this.
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