Sto camminado verso casa, ho in mano le buste della spesa. La folla del sabato sera in centro a Firenze è un misto di turisti e di fiorentini della periferia che vengono a fare un giro, prendere un caffè e guardare le vetrine. Tutto a un tratto noto un movimento inusuale, c'è uno stridio di freni, quattro sportelli che si spalancano contemporaneamente e della gente si disperde a ventaglio mettendosi a correre. Mi fermo per cercare di capire. Accanto a me sfrecciano due o tre ragazzi, extracomunitari, venditori ambulanti improvvisati, carichi della loro mercanzia. Sono inseguiti da un carabiniere attempato confronto a loro, ma ancora agile devo ammettere. Lasciano Piazza del Duomo e si infilano nel dedalo delle stradine laterali. Sopraggiungono altri uomini in divisa e io sempre inchiodata al suolo con la mia spesa, li lascio passare. Ma ormai ho capito che succede: la solita inutile, ridicola messinscena dei tutori dell'ordine che fanno rispettare l'ordine, appunto. Rincorrere quei ragazzi, ma anche arrivare ad acciuffarli e addirittura confiscargli la merce, che cambia? Cosa risolve?
Mi faccio prendere da un attacco di ilarità mentre osservo la scena lì impalata in mezzo alla piazza. Per fortuna ho il golf a collo alto e ci posso nascondere il viso: non si sa mai che se mi vedono ridere poi arrestino anche me!
martedì 17 febbraio 2009
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11 commenti:
ho visto queste scene anche qui, hai ragione sono proprio ridicole
Extracomunitari nel senso che erano svizzeri?
Norvegesi?
Aahahahahahah!!!
Io vorrei solo che le "forze dell'ordine" dispiegassero tanta alacrità nell'acchiappare i criminali veri. Ma mi sa che quelli stanno troppo in alto.
PS: Le "buste" della spesa lo dicono solo a Firenze... onda di nostalgia...
@Zefi: quindi tutt'Italia è paese. Bleah!
@Arte: no, erano un po' più scurini.
Ma davvero le buste si dice solo da noi? Non me n'ero mai accorta. Segno che giro poco.
Non vorrei come al solito andare fuori tema, ma basta andare in provincia di Pisa e dicono "borse", altrove "sacchetti". Non si sa perchè, a Firenze sono buste.
Forse quei signori dall'aspetto non europeo vendevano "buste" di Louis Vuitton?
:D
Borse e sacchetti. Già. Ma buste mi torna meglio.
I signori di cui sopra avevavo la loro roba rinvoltata in teli bianchi annodati, chissà di che marca ;)
Anche in Abruzzo si dice 'buste', qui a Milano se chiedi una busta al supermercato, la cassiera non manca di farti notare: "I sacchèèèètti!"... ah la lontana terra natia!
Ultimamente ho l'impressione che ci si interessi più a questo genere di rastrellamenti... forse è arrivata la nuova collezione e volevano comunicarlo, ma vedendoli scappare, si son dovuti affrettare a rincorrerli per comunicare la novità!
;)
Ciao Ady, succede anche a Milano come qui e a Roma?
Lo sai che stanno pensando di istituire le ronde? Semplicemente spaventoso.
Finora ho assistito a qualche episodio ma di ronde ancora non si è sentito parlare. Forse si sta pensando a qualcosa di più interessante e costruttivo, anche se mi sembra difficile... tuttavia, bisogna almeno concedere il beneficio del dubbio :)
A parte l'idea di ventennio che danno non appena le si nomina, la mia paura a proposito delle ronde è che il processo sia inarrestabile, cioè si parte con gente armata solo di telefonino e si finisce con veri e proprio duelli per la strada.
Ma speriamo di no.
io rido se penso che li paghiamo pure..
Della serie: meglio ridere...
Ma non è che poi a forza di ridere ce lo tirano in tasca?
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