In treno mi si siedono accanto un ragazzo e una ragazza che viaggiano insieme; sistemano le borse e poi cominciano a chiacchierare. Alzo gli occhi dal mio libro e sbircio: lei bionda, lineamenti delicati, occhi marroni; lui scuro di pelle e capelli, arabo direi. La sorpresa è che parlano in francese, ma un francese strano, cioè mi accorgo io che lo so poco, che fanno degli errori, quindi non sono madrelingua.
Il mio libro ormai è andato in cavalleria: è troppo più divertente seguire i loro discorsi, soprattutto perché credono di non essere capiti.
Lui insiste per avere il cellulare di lei; lei tergiversa, ma alla fine cede, a me sembra più per educazione che per convinzione, ma contenta lei!
In breve scopro le nazionalità: Marocco e Romania. Lei dev'essere qua di passaggio perché chiede a lui notizie della gente, di come si rapporta con gli immigrati. Ho drizzato le orecchie: sentiamo un po' che risponde.
Mi ha sorpreso perché ha detto che in fondo tutto il mondo è paese, che c'è il buono e il cattivo come dappertutto e che qui magari la gente che non ti conosce è un po' restia, ma poi ti trattano bene e con gentilezza.
Però. Lo dovrebbero sentire quelli della Lega. O forse lui dovrebbe sentire loro: cambierebbe idea, mi sa.
lunedì 20 luglio 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
10 commenti:
che begli incontri che si fanno in treno, e come sono saggi certi ragazzi molto più degli "adulti"
fortunatamente per lui, è stato nelle zone migliori...
Li sentirà, quelli della Lega, e sentirà anche di peggio: quelli che NON votano Lega, che magari vanno in chiesa la domenica o votano PD ma che pensano che lui, qualunque cosa faccia e dica, sia comunque un essere inferiore.
Però, a parte tutto, mi fa piacere sentire che uno la pensa così; insomma, fa sperare, no?
Le cose positive funzionano meglio di quelle negative, danno più aria e ti fanno sorridere invece che arrabbiarti.
Ricordati che siamo in Toscana. Qui ancora un po' di civilta' e' rimasta.
@Artemisia: essere toscani è un onore. E permettiamoci il campanilismo, oh!
Quando impareremo ad integrarci meglio con gli altri e a scrollarci di dosso questo brutto, bruttissimo atteggiamento che ci fa giudicare e guardare gli stranieri (di qualsiasi nazionalità) dall'alto in basso, forse anche noi italiani saremo visti meglio all'estero.
Speriamo che non sia chiedere troppo :)
E' vero: per pretendere di essere capiti bisogna capire.
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
leggere l'intero blog, pretty good
Posta un commento