Cammino per una strada del centro attenta a scorgere tra la gente che mi viene incontro il viso che conosco.
Faccio appena caso al gesto di una ragazza sorridente che si china a mettere qualche moneta nel cappello di un suonatore ambulante.
Ci faccio caso forse perché ultimamente anche quella è diventata una cosa insolita, lasciare una moneta intendo.
Continuo a camminare con lo sguardo puntato avanti, ma quel gesto ha catturato la mia attenzione e adesso ascolto la musica del suonatore. Non è banale, non è la solita conosciutissima musichina ad uso e consumo dei turisti. No. Questo, cavoli, suona proprio bene. Un piacere per le orecchie, ogni nota lascia dietro sé una sensazione di allegria e di pienezza, come quando una cosa è fatta bene e ne siamo contenti. Guardo il suonatore, le sue dita corrono sullo strumento, lo accarezzano, lo abbracciano, lui si dondola quasi un ballo, sorride.
Che fortuna averlo notato e non essere passata oltre come se niente fosse.
Un bel ricordo fa stare bene anche a distanza.
7 commenti:
E la moneta?
Confesso: la mia è rimasta in tasca.
:D
:D
:D
ecco perchè sei stata bene!
:D
Anch'io non vedo l'ora di andare per strada con la fisa a donare allegria...:-)
A tutti: mettetevi l'animo in pace: quel tipo non l'ho più trovato; sono tornati i soliti strapazzatori di musichine che sanno mettere solo di malumore. La monetina rimane pervicacemente nella mia tasca!
Posta un commento