sabato 10 dicembre 2005

Ci siamo conosciute il primo giorno delle elementari. -Posso mettermi qui?- Sì, vieni-. Da quel momento inseparabili. O quasi, perché in effetti la nostra frequentazione quotidiana è durata solo tre anni. Poi hai cambiato casa e scuola, e poi anche paese. Ma abbiamo cominciato a scriverci, senza mai smettere. Forte, eh?
Sai, sono stata un po' invidiosa di te; da principio della tua bravura e intelligenza: a scuola eri la più brava della classe a pari merito con quell'antipatica della Donatella-mortadella. In seguito, della tua vita così diversa, avventurosa, piena di novità e di stimoli, quanto la mia invece era normale e prevedibile.
Di tanto in tanto ci si ritrova; ogni volta una foto ricordo con l'autoscatto e quelle incredibili facce mentre siamo lì ad aspettare il clic. Dovremmo farci un album.
Sei la depositaria dei miei segreti, una specie di diario a cui confidare i pensieri più veri. Che per di più ti risponde. Sei la mia amica del cuore.

2 commenti:

artemisia ha detto...

E pensare che io invece quel primo episodio non me lo ricordo...ma me ne ricordo tanti altri!
Anch'io ti ho invidiata. Più di tutto ti ho invidiato tua madre, poi le tue villeggiature in Versilia, i quindici giorni dopo che io tornavo a Firenze.
Nella mia vita non c'è stato niente da invidiare, ti assicuro...

Mi piace l'idea di essere il tuo diario. Forse è anche grazie a te che non ho del tutto dimenticato la mia lingua madre! Sei una delle poche presenze costanti nella mia vita, una piccola àncora con Firenze e il mio passato...ma anche col presente. Grazie.

Credo che la mortadella faccia la commercialista...ce la vedo!

rodocrosite ha detto...

W l'amicizia!
E W Cami-e-Cinzi!