sabato 11 agosto 2012

You must

Il potere della volontà. Non so, ma davvero esiste? Se così fosse, allora potremmo volere fortemente volere. E ottenere.
Oggi ero alle prese con un dispositivo venoso che non ne voleva sapere di funzionare; si trattava di fare o non fare la chemio, si trattava di una ragazza giovane, molto impaurita, che aveva già avuto problemi simili con questi dispositivi non più di un mese fa. E non è una cosa che mette di buonumore.
Ci ho provato per una buona mezz'ora: e dai, pigia, tira.
Intasato.
Murato.
Il palmo della mia mano rosso e dolente. La mortificazione e la rabbia. Ma come? Neanche due ore prima funzionava tutto benissimo!
Avrei voluto avere un trapano minuscolo e risalire su per il tubicino fino all'ostruzione e disintegrarla, vaporizzarla, farla esplodere. Immaginavo una forza potentissima e fosforescente che correva su e puliva tutto al suo passaggio. Volevo; davvero volevo.
Poi chissà perché la ragazza si è mossa piegando il busto in avanti. E la mia siringa ha ceduto, il liquido ha trovato lo sbocco. Il dispositivo si è stasato, ora finalmente funzionava.
La medicina è stata somministrata.