Tre giorni in montagna: Piccole Dolomiti. Piccole perché arrivano poco oltre i 2000 metri, vengono considerate robetta dalla massa di montanari estivi che a loro preferiscono le Dolomiti vere, e hanno quindi il vantaggio di essere poco frequentate e solo da gente del posto. Io e il mio gruppo eravamo un'eccezione: -Di dove siete? Toscani?- Sì, fiorentini!- Ah.- Facce sorprese. Veniamo da così lontano per camminare in quel posto semisconosciuto, mah, che gente strana.
Per aggiungere stranezza all'inconsueta situazione abbiamo anche fatto un lungo sentiero tutto saliscendi, con roccette da arrampicare e decisamente ripido. C'eravamo solo noi.
O meglio, noi e loro: le stelle alpine.
Ma quante! Milioni di stelle alpine. Erano dovunque. Avevamo paura di pestarle. E io che credevo fossero una specie in estinzione, un parto dell'estrosa fantasia di botanici visionari.
Macchè.
Le abbiamo immortalate in non so quante foto e credo che a più d'uno di noi sia venuta la tentazione di coglierne almeno una. Ma nessuno l'ha fatto; sarebbe stato come profanare un terreno sacro.
Poi, arrivati in prossimità del rifugio e di sentieri più frequentati, sparite. Come fossero state un sogno.
Non credo sia un caso. Forse ci "sentono" e ci evitano.