martedì 17 febbraio 2009

Gazzelle e rinoceronti

Sto camminado verso casa, ho in mano le buste della spesa. La folla del sabato sera in centro a Firenze è un misto di turisti e di fiorentini della periferia che vengono a fare un giro, prendere un caffè e guardare le vetrine. Tutto a un tratto noto un movimento inusuale, c'è uno stridio di freni, quattro sportelli che si spalancano contemporaneamente e della gente si disperde a ventaglio mettendosi a correre. Mi fermo per cercare di capire. Accanto a me sfrecciano due o tre ragazzi, extracomunitari, venditori ambulanti improvvisati, carichi della loro mercanzia. Sono inseguiti da un carabiniere attempato confronto a loro, ma ancora agile devo ammettere. Lasciano Piazza del Duomo e si infilano nel dedalo delle stradine laterali. Sopraggiungono altri uomini in divisa e io sempre inchiodata al suolo con la mia spesa, li lascio passare. Ma ormai ho capito che succede: la solita inutile, ridicola messinscena dei tutori dell'ordine che fanno rispettare l'ordine, appunto. Rincorrere quei ragazzi, ma anche arrivare ad acciuffarli e addirittura confiscargli la merce, che cambia? Cosa risolve?
Mi faccio prendere da un attacco di ilarità mentre osservo la scena lì impalata in mezzo alla piazza. Per fortuna ho il golf a collo alto e ci posso nascondere il viso: non si sa mai che se mi vedono ridere poi arrestino anche me!

domenica 8 febbraio 2009

Distrazioni

Giornatuccia quando si perdono le chiavi di casa e si passano ore a cercarle sapendo che il doppione non sarà reperibile fino al giorno dopo.
Giornatuccia avere il terribile sospetto che te le abbia prese qualcuno che sa dove abiti e possa entrare a far manbassa delle tue cose.
Le ore non passano mai e ci si finisce le suole a forza di far la spola tra la casa ospite e la propria per controllare che il portone sia a posto.
Per ingannare l'attesa andiamo a prenderci una pizza; a tavola invoco la distrazione raccontando cose divertenti che mi sono capitate al lavoro: -Come quella volta che passai l'estate a lavorare in un ospizio e c'era una camerata di otto vecchiette e una si alzò di notte ed ebbe la bella idea di radunare sul suo letto le dentiere di tutte le altre e così io e la mia collega si perse un sacco di tempo a ritrovare le bocche giuste "nonna, fammi vedere se è questa; no, allora, prova te"-
Mi fermo a tempo per notare la faccia disgustata che ho di fronte, la forchettata di pizza rimasta a mezz'aria. E' vero, dimentico sempre che non tutti gradiscono questo tipo di discorsi, soprattutto a tavola.
Beh, se non altro sono riuscita a distrarlo. ;)