domenica 7 aprile 2013

La Bellezza

La Bellezza con la maiuscola, cos'è? Non lo credo possibile un concetto universale di bellezza, ogni persona ha il suo.
Ci sono tanti tipi di bellezza, quella che ti fa sognare a occhi aperti, quella che ti fa invece concentrare solo su ciò che vedi, quella che riconosci come bellezza, ma che ti fa anche paura, il mare mosso per esempio, le onde alte e torbide che allo stesso tempo attirano e respingono, affascinano e atterriscono.
Ho visto una mostra sulla Bellezza. Con altre persone, e tutte abbiamo commentato in modo personale quello che era esposto. Un quadro enorme che rappresentava una pozza piena di sporcizia e due donne che la guardano, come sfondo una campagna vuota e squallida. Ma i colori, caspita che colori! Vivissimi, intensi, inebrianti. Azzurro, celeste, indaco, grigio chiaro, nero. Inutile mettere il loro nome per iscritto, solo vedendoli si capisce. E forse neanche.
Poi tre schermi su cui era proiettato un terreno che bolliva, mi ha ricordato l'Islanda, ma l'ho trovato disgustoso. Alla mia amica invece piaceva.
E poi le poesie:

"Bellezza, lo sentiamo
che sei al mondo.
Qualche transitiva forma
ci illudiamo ti sorprenda."

"De Satan ou de Dieu, qu'importe? Ange ou Sirène,
Qu'importe, si tu rends, - fée aux yeux de velours,
Rythme, parfum, lueur, o mon unique reine! -
L'univers moins hideux et les instants moins lourds?"

Un'idea di bellezza.

2 commenti:

artemisia ha detto...

Tema molto vasto e complesso. Forse si potrebbe dire che ogni giudizio estetico ha a che fare con un'interazione tra l'osservatore e ciò che si osserva, e quindi è soggettivo, che non vuol dire casuale (è un giudizio di gusto). In qualche modo, è un'armonia tra noi e l'oggetto.
La Bellezza con la B maiuscola cos'è? Non lo so. Per alcuni il Bello e il Vero coincidono, ad esempio per Simone Weil, che ritiene la Bellezza un'incarnazione di Dio, la realtà del mondo, l'unico modo, assieme al dolore, che l'uomo ha per uscire da sé.
Similmente in Florenskij la Bellezza è una rivelazione d'amore che dà senso alla creazione.
Uscendo da queste categorie filosofiche, e pensando all'arte, esistono criteri che determinano cos'è bello, e generalmente sono legati ad un concetto di armonia delle forme. Naturalmente sono anche legati all'epoca - se anticamente la bellezza era legata al rispetto di un canone, nell'epoca moderna può essere legata ad altri canoni. E mentre anticamente e fino al nascere dell'arte moderna l'opera d'arte doveva essere bella, nell'arte contemporanea questo concetto non è piu centrale: l'arte è un messaggio, un rimando. Spesso una testimonianza di dolore che non ammette estetismi (quello che un tempo era bello, se rifatto uguale ora, può diventare kitsch).

Non so, penso si potrebbero scrivere volumi solo su una minima parte delle tematiche che tocchi.

:)

rodocrosite ha detto...

E' vero, e non se ne arriverebbe a capo.
Ma c'è quella frase nella poesia di Luzi che forse mette sulla buona strada: "qualche transitiva forma ci illudiamo ti sorprenda". La Bellezza c'è, ognuno di noi lo sa, lo sente, ma è la sua rappresentazione il problema. Provare a dargli una forma è riduttivo, illusorio, appunto.
Nondimeno, guai a non provarci!