lunedì 22 maggio 2006

Piccolo furto

Mi hanno rubato una boccettina di profumo dall'armadietto. Era nuovo, appena comprato a Parigi, ci tenevo, mi piaceva. Ci sono rimasta malissimo. Rubare, a me sembra una vigliaccata oltre che una mancanza di rispetto. E poi quell'impotenza di fronte al fatto compiuto, quel cercare di capire quando e come è successo, come se potesse servire a farci star meglio, a trovare una scappatoia al fatto che ti sei fatta fregare.
Un'ulteriore delusione è pensare che sia stata una collega, una che si cambia lì con te e approfitta del fatto che sei a fare la doccia. Ma non puoi mica chiederle di farti controllare dentro la sua borsa!
Com'è che basta così poco a farti perdere la fiducia nel mondo intero? In effetti di casi del genere, e peggio, se ne sentono continuamente, ma è solo quando ti toccano di persona che bruciano sul serio. Mi sento molto egoista. Forse questo fatto dovrebbe spingermi a fare più caso al "fuori".
Chi era Pollyanna che trovava sempre qualcosa di buono, anche nelle cose più antipatiche che le succedevano?

12 commenti:

vesuvio ha detto...

e' vero e' una sensazione bruttissima. fa meno male quando ti scippano per strada ke in un posto del quale ti fidi, cn persone che conosci. e' capitato anche a me e, come dici tu, BRUCIA...perche' deve succedere una cosa cosi'??bah, hanno reso amaro il tuo dolce profumo di parigi!!

Dottor K ha detto...

Ma non è sbagliato nemmeno cercare l'aspetto positivo in tutto quello che succede anche quando è davvero spiacevole.
Forse quello che è successo è solo una maniera per ricordarci di dare il giusto peso alle cose.
E per rafforzare le nostre convinzioni e darci la forza di perseverare nell'onestà malgrado tutto quello che succede.
Certo prima passiamo la fase dell'arrabiatura e/o quella della delusione ma dopo si riesce a trarne anche qualche buon insegnamento.
L'importante è non permettere che le brutte esperienze tirino fuori il peggio da noi.
Non bisogna mai smettere di sorridere.
E' contagioso e fa bene alla salute :-)

rodocrosite ha detto...

@Roberta: Comunque il profumo l'ho ricomprato, anche se a Firenze...
@Dottor K: Hai ragione, come Pollyanna, le brutte esperienze sono quelle che servono a darti una smossa. Bisogna solo farci caso. Grazie!

lophelia ha detto...

ci si resta male soprattutto quando le cose rubate avevano un valore affettivo, o personale come i documenti, molto più che per i soldi che vanno e vengono...l'importante è che poi passi.

artemisia ha detto...

A me sono quasi vent'anni che non capita che mi rubino qualcosa, vivo nel mondo delle favole. L'ultima volta mi scassinarono la macchina sul Lungarno e mi rubarono un dizionario tedesco-italiano di nessun valore affettivo.

Per me sarebbe un'esperienza traumatica. Ti capisco.

Forse è la punizione del destino per non aver bloggato abbastanza ultimamente? :P

rodocrosite ha detto...

@Lophelia: Sì, in effetti è già passata.

@Artemisia: ero fuori...

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con te è successa una cosa simile in questi giorni a mia moglie,solo che si trattava di denaro,è pieno di vigliacchi......
Ninin

Claudia ha detto...

Bentornata prima di tutto!
non pensavo che il blog si sarebbe riaggiornato. Immaginavo la considerassi un'esperienza del passato chiusa.

A me, non essendo purtroppo nel mondo delle favole, capita di frequente che mi rubino le cose forzandomi la macchina o cercando di intrufolarsi nella borsa. Non voglio dire che in un paio di occasioni l'ho scampata solo perchè, in quando napoletana, ho i radar dritti sempre, però....

rodocrosite ha detto...

Ciao Claudia, non ero andata via, è solo che non sempre ho l'ispirazione: bisogna che mi capiti qualcosa di strano e allora scrivo. Forse però dovrei impegnarmi di più...

SI-FA-SI ha detto...

Cavolo Artemisia: ti hanno rubato un dizionario??maremma, erano proprio ridotti male...O forse scassinamento intellettuale??
Ti capisco Rodocrosite, e' una vigliaccata, poi magari da persone che conosci..mah..Non le capisco ste cose..Magari stai sulle palle a qualcuno, mi sembrerebe il motivo piu' semplice..Lo stare sulle palle include anche il concetto di invidia, del quale spesso siamo vittime incoscienti...

SI

rodocrosite ha detto...

Boh, non credo di stare sulle palle a quelle che si cambiano con me, ma chissà, può anche darsi. In fondo non posso certo dire di conoscerle bene.

Anonimo ha detto...

Cara Claudia quanto ti do ragione!!!Io (napoletano)sono oramai pronto a tutto.Pensate che passando per andare a lavoro,a Casavatore,4 baldi giovani hanno tentato di rubarmi la macchina con me dentro!!!E per fortuna che sono abbastanza pronto di riflessi,hanno tentato di infilare le mani nel finestrino per aprire la portiera(avevo abbassato le sicurezze),allora (porto sempre con me in macchina pistola giocattolo,cacciavite e martello) gli ho tirato una martellata sulle mani,ho chiuso il finestrino e li ho scarrozzati per metà Casoria!Non è davvero giusto doversela sbrigare così con tutti che ti guardano e nessuno che ti aiuta.Non dobbiamo tirar fuori il peggio di noi?Se si tratta di un dizionario o di un profumo è ok,ma come la mettete se a rischio ci siete voi stessi?Viva gli eroi!
David