giovedì 14 febbraio 2008

Tango al Sale



No, non si tratta di una nuova trovata per invogliare la gente a fare i corsi, è solo il nome del teatro dove ieri c'era questo spettacolo con chitarre e ballerini, che ho molto apprezzato.
In effetti devo ammettere che la voglia di imparare viene e anche prepotentemente. Ma quello che poi mi frena è che per imparare ci vogliono anni e neanche ci si arriva a certi livelli, ormai.
Quindi lascio perdere la pratica e mi dedico alla contemplazione.
Tutto qua.

10 commenti:

artemisia ha detto...

Io imparerò a ballare il tango. Ho deciso.
Non mi interessa arrivare a nessun "livello", non ho ambizioni di esibirmi da nessuna parte. Mi piacerebbe solo ballare.

rodocrosite ha detto...

tango norvegese

artemisia ha detto...

Sempre tango è.
Ci sono ottimi tangueros anche quassù. Purtroppo per me non basta il gene latino per essere bravi...

I finlandesi, poi, sono degli appassionati del tango, come illustra Kaurismäki.

zefirina ha detto...

in effetti quando vedo ballare...tango ..danza del ventre...salsa... mi dico mo ci provo...e in effetti salsa l'ho ballata per un anno...
però poi mi scoraggio

Claudia ha detto...

non ballate il tango all'italiana, tutto salti e mosse atletiche! ballatelo alla argentina, con il vostro amore al di lá del mare, con la sofferenza nel cuore, con lo struggimento nello sguardo e lo sguardo perso nelle onde!
La Boca, dove nasce il tango, é un quartiere vicino al porto, dove tutto avviene in comune, nei cortiletti e nelle stradine. Ma che ha saputo insegnare la passione al mondo intero!

lophelia ha detto...

sei stata al Teatro del Sale? ti sarai abbuffata di cialdoni con la panna e zuppe di legumi...

rodocrosite ha detto...

@Zefi: mal comune...

@Cla: acci, visto da te è proprio tutta un'altra cosa. Il tango ha l'anima.

@Lophy: come hai fatto a indovinare? C'eri e non ti ho visto?

Giovanni Paleologo ha detto...

si è vero, il tango ha l'anima.
l'anima di chi lo suona, prima di tutto, poi di chi lo balla. ma anche di chi lo ascolta o lo guarda ballare.
Giusto non cercare livelli, ma cercare pace quando si balla.
il tango non è all'italiana, nè all'argentina. non voglio scippare niente a nessuno, ma il tango, sia nato dove sia nato, è di tutti. Gli argentini che lo hanno fatto nascere, non erano ancora "argentini", ma italiani, francesi, tedeschi (da dove viene il bandoneon), spagnoli, olandesi etc.
Non si tratta di salti o mossette, ma di filosofia. io sono un uomo del terzo millennio, uso l'aereo, il telefonino, il computer e internet. Parlo come un uomo del terzo millennio, guido uguale, gesticolo uguale, penso uguale. perchè dovrei ballare da fine ottocento?
Mi piace il tango aperto, sinuoso ed armonico, dove l'abbraccio può divenire chiuso quando anima e musica lo chiedono, non sempre chiuso, quasi paralizzante....
Se vi fa piacere, venite a guardare due foto di tango, che insieme alla fotografia è la mia passione sfrenata.
Ciao a tutti!
p.s.
se siete interessati a imparare tango, chiedetemi informazioni, forse posso aiutarvi (nord italia).
http://giokattolo-fotoviva.blogspot.com/

rodocrosite ha detto...

@Giovanni: mi hai semplicemente affascinata parlando del tango. Si capisce quanto lo ami.

Nea ha detto...

Premesso che sul mio cellulare ho proprio questa foto...
Dopo 3 anni mi sono dato una sosta (imposta da altre esigenze, in effetti); mai stato ad una milonga, giuro.
Prima lezione persa.
Ne sento già la mancanza.
Il Tango ti viene da dentro; chi ce l'ha già e chi lo acquisisce. Se ce l'hai già, impararlo costa zero.

Tra l'altro la scuola ce la dovresti avere anche piuttosto vicina...