Le due amiche erano entrate nella sala semivuota del pomeriggio e si erano sedute nelle poltrone rosse convinte di vedere un filmino tranquillo, divertente, bellino.
Invece no.
Era uno strano film, un cartone animato "povero", bidimensionale, come non siamo più abituati a vederne. La storia però da urlo: l'adolescenza di una ragazza iraniana che ha vissuto i cambiamenti epocali dallo scià fino al'integralismo di oggi.
La guerra fatta con le stesse armi fornite anche al nemico, le morti inutili, le delazioni, la mancanza di libertà, il velo.
Sprofondate nelle poltrone le due amiche erano sempre più sconvolte ma catturate da quelle semplici immagini che sapevano essere più esaurienti della realtà.
Una si riprometteva di far vedere il film ai suoi allievi; l'altra cercava di mascherare l'emozione chissà come perché non aveva neanche il fazzoletto a portata di mano.
Poi la botta finale: un semplice particolare, due parole, ma dette con quella intonazione e l'uso del fazzoletto è divenuto una necessità imperante.
- Accidenti, non credevo che ti avesse così sconvolta! -
-No no, ora mi passa -
Un semplice particolare, due parole che avevano risvegliato un ricordo sopito, una persona speciale. Che non vedrò più.