
...San Miniato al Monte.
Era da diverso tempo che non tornavo lassù; è la solita onnipresente invasione di turisti che mi frena.
Stavolta però ho approfittato di un'occasione particolare: una visita guidata da un fiorentino dedito all'arte e all'astronomia. E infatti San Miniato coniuga perfettamente entrambe le cose coi suoi mosaici e i suoi "giochi" di luce. La basilica è orientata in modo che il sole, in certi giorni dell'anno, segua un determinato percorso e quasi si fermi su particolari non certo scelti a caso della parete o del pavimento intarsiati.
Quello che affascina è che niente è stato lasciato al caso e tutto torna, tutto è volto a spiegare, mostrare, iniettare nel tempo a venire un messaggio di armonia e bellezza.
Cavoli.
Alla faccia dell'invasione turistica, quello è un luogo da tenere presente e da visitare più spesso; uno di quei posti dove ogni volta scopri un nuovo particolare, un nuovo collegamento, un nuovo motivo di soddisfazione e di pienezza.
Mi ha colpito l'osservazione della custode all'entrata della chiesa:
- Ah! Un gruppo di fiorentini. Finalmente!