
Anche questa, che cosa strana. A me capita spessissimo di giudicare subito, di primo acchito, una persona mai vista prima, e spesso la giudico antipatica. Se continuo a vederla in altre occasioni, la tengo a distanza e la osservo. Solo dopo qualche volta magari mi concedo che mi stia simpatica.
Chissà come ha fatto a superare l'esame, un atteggiamento, una frase, un sorriso. Tutte cose che possono però anche far ribaltare la mia impressione primaria.
Ma a che sarà dovuta la simpatia o l'antipatia? Forse all'affinità, alla vicinanza che scopriamo in questo nuovo individuo? O forse è un odore recepito dal sistema limbico che fa scattare meccanismi involontari? O forse ancora l'arcano riconoscersi in altre vite, altre occasioni, altre dimensioni?